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In arrivo (forse) l'antifurto per i telefonini

 

21 GENNAIO 2002. Arriva il EIR. Tempi più duri per i ladri di telefoni cellulari.

E' stato dato nei giorni scorsi l'annuncio che finalmente i nostri gestori di telefonia mobile, Blu, Omnitel Vodafone, Tim e Wind, hanno raggiunto un accordo per creare una lista congiunta dei codici seriali dei telefonini rubati (o smarriti), rendendoli così inutilizzabili su ogni rete cellulare italiana. Ogni proprietario di un telefonino che dovesse subire un furto o smarrire il proprio cellulare, potrà dunque chiederne il blocco al proprio gestore con una regolare denuncia. Tale blocco, che si aggiunge a quello della SIM già possibile, verrà attivato progressivamente sulle reti di tutti e quattro gli operatori attivi in Italia, così da rendere impossibile l'utilizzo dei terminali rubati su tutto il territorio nazionale.

Ogni telefonino GSM é identificato attraverso un numero seriale, detto IMEI (International Mobile Station Equipment Identity) contenuto nel software e quindi di difficile contraffazione. Ogni qualvolta il telefonino acceda alla rete, questa può chiedergli di inviare il proprio IMEI e, se dopo averlo controllato, questo risulti tra gli IMEI appartenenti a telefonini rubati o smarriti, può bloccare l'accesso alla rete rendendolo di fatto inutilizzabile. Fino a oggi i cellulari rubati potevano essere facilmente riutilizzati inserendovi una carta SIM diversa dall'originale, che veniva bloccata su richiesta del cliente.

Questa soluzione non é una invenzione italiana, é da sempre previsto nelle specifiche ETSI GSM e definito tecnicamente EIR. In Portogallo questo servizio, con il nome semplicissimo di "Anti-Roubo" é già fornito da tempo dai due gestori nazionali Telecel e Tmn che hanno messo in un EIR condiviso gli IMEI dei loro clienti. Così, quando un cellulare viene rubato é inutile cambiare gestore perché ambedue negano l'accesso alla rete GSM a quell'apparecchio.

E' possibile conoscere il codice IMEI digitando direttamente la sequenza *#06# sul proprio telefonino (funziona su quasi tutti i modelli); spesso poi il codice IMEI é riportato anche su qualche etichetta sotto la batteria e sempre sula confezione originale del prodotto.

Purtroppo non basta creare un EIR "italiano", ma occorrerebbe crearne uno mondiale: i telefonini bloccati in Italia di fatto sono utilizzabili in tutto il resto del mondo. L'IMEI inoltre può essere cambiato, in alcuni modelli anche molto facilmente. Forse questa non sarà la soluzione definitiva ai furti, ma se venisse davvero realizzata sarebbe già un primo passo avanti sicuramente utile per tutti.


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